In ascolto delle consegne di Don Luca Passi
“Siamo in tempi di calamità e di gaudio. La Santa Chiesa in questi dì ricorda la gloriosa Risurrezione di Gesù Cristo. Ricordatevi ciò che dice S. Paolo: Si consurrexistis cum Christo, quae sursum sunt quaerite ubi Christus est in dextera Dei sedens; quae sursum sunt sapite.
Se siete risorte con Cristo dovete risorgere con Lui ad una vita del tutto nuova, manifestandola non solo in voi, ma ben anche adoperandovi per la salvezza altrui, dilatando a tutta possa la Pia Opera di s. Dorotea.
Non cercate i beni terreni, ma i celesti.
Non dimenticate che a Gesù Cristo costa tutto il suo preziosissimo Sangue la salvezza anche di una sola anima.
Dunque, se voi lo amate davvero, che non dovete fare? Molti santi sacrificarono i propri comodi, non si cibavano d’altro che d’erbe e radici e facevano aspra penitenza per porre in sicuro la propria anima, e voi non farete alcun sacrificio per promuovere la Pia Opera?
Se trovate per via delle fanciulle povere ed abbandonate, prendetene una cura speciale e fate con loro l’ufficio di seconde madri.
Gesù Cristo domandò a S. Pietro per ben tre volte se lo amava, e di ciò assicurato, gli affidò il proprio gregge costituendolo a capo di esso.
Voi pure esercitar potete l’ufficio di S. Pietro nell’Istituto che avete abbracciato.
Vi stia a cuore ciò che vi dissi, promettetemi consolazione col meditarvi di continuo”.
14 aprile 1866
(dettato pochi momenti dopo aver ricevuto la speciale benedizione inviatagli da Sua santità, il papa Pio IX che don Luca aveva conosciuto e incontrato personalmente quando era Arcivescovo di Imola)