Liturgia Propria

LA BENEDIZIONE DELLE ROSE E DELLE MELE
nella
FESTA DI S. DOROTEA

Al termine della Santa Messa un lettore legge parte del racconto che viene da un’antica “Passio” che descrive il martirio di S. Dorotea e l’episodio delle rose e delle mele ad esso legato.

“Ascoltate con attenzione e devozione il racconto che ci viene tramandato dai tempi antichi.

Durante l’iniquo processo, avendo la pia Vergine Dorotea espresso la sua gioia di giungere con il martirio al più presto in Pa­radiso, un giovane avvocato pagano presente, di nome Teofilo, la schernì dicendo. «Quando sarai lassù, mandami fiori e frutti». Sor­rise la Vergine Dorotea e s’avviò al supremo supplizio.

Ed ecco che un fanciullo di meravigliosa bellezza si presen­ta al giovane Teofilo e gli consegna, in un canestro, stupende rose e saporose mele:

«Vengo per incarico di Dorotea» dice e poi scompare.

Teofilo comprese il significalo del dono e si convertì alla fede cristiana.

A ricordo di questa antica narrazione si benedicono, ora, queste rose e queste mele, invocando il patrocinio della Vergine e Martire Dorotea su tutti coloro che le sono devoti e che riceveranno, con gratitudine e letizia, questi doni del Signore.

 

RITO DELLA BENEDIZIONE

 

Sacerdote: Il nostro aiuto è nel nome del Signore.

Tutti:          Che ha fatto il cielo e la terra.

  • Antifona (Siracide 39,14)

Come incenso spandete un buon profumo, fate fiorire fiori come il giglio, spargete profumo e intonate un canto di lode; benedite il Signore per tutte le opere sue.

  • Salmo 121

Quale gioia quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte Gerusalemme.

Ant. Come incenso…

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo…

Ant. Come incenso…

 

PREGHIAMO

O Dio onnipotente ed eterno, che non cessi di elargire agli uo­mini doni abbondanti per mezzo della rugiada del cielo, ed il ne­cessario al loro sostentamento per mezzo della fecondità della terra: guarda propizio a questi doni. E per l’intercessione di san­ta Dorotea, vergine e martire, degnati nella tua benignità di ef­fondere la grazia della tua benedizione su queste rose e queste mele, affinché tutti coloro che le riceveranno e le useranno, go­dano la salute del corpo e dell’anima, durante la vita presente. E siano ammessi alla gloria eterna nella vita futura. Te lo chiediamo per Gesù Cristo nostro Signore. Amen!

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