“Riferirono tutto quello che il Signore aveva fatto per mezzo loro”.
Mi piace iniziare con questa espressione degli Atti degli Apostoli per raccontare il clima di famiglia che si è sentito a Bovegno quando le suore impegnate nella pastorale giovanile e nell’animazione dell’OSD hanno raccontato ciò che il Signore sta operando attraverso di loro. È stato bello fare memoria di ciò che il Capitolo generale ha sottolineato con forza: essere chiamate insieme, come sorelle, verso le nuove strade che il Signore apre davanti ai nostri occhi. Per sentirsi in questa dinamicità dell’insieme è opportuno prenderci cura di ciò che rimane, invece di perdere le energie in quello che passa. “L’insieme” crea un vincolo molto forte di comunione e di appartenenza che rende feconda la bellezza della vita religiosa e della missione. Madre Marialuisa ha ricordato l’importanza di scegliere da quale prospettiva guardare alla vita religiosa oggi: possiamo fermarci alla fragilità che la vita religiosa oggi sta attraversando, oppure si può scegliere di leggere questo tempo faticoso e di debolezza come un “crocevia di grazia”, in cui lo Spirito Santo sta agendo. Ciò chiede di stare in ascolto, sia della storia personale che socio-ecclesiale. Tre le parole importanti: la cura, il fare memoria e la fiducia. Per favorire la vita, ognuna di noi è chiamata a rimanere in ricerca di nuove strade per portare il vangelo in mezzo alla gente.