Asolo: 3 giugno 1974 – 16 ottobre 2023

Le allieve di una classe dal numero contenuto, una decina, conclusa la frequenza al terzo anno dell’Istituto Magistrale nella sede di Asolo, il primo giorno di giugno del 1974 sono costrette a dirsi addio e disperdersi presso altre scuole per completare il ciclo di studi, causa la chiusura in blocco dell’Istituto in quella sede. Ho smarrito la memoria di quel giorno, forse coperta da altri addii di tempi successivi, ma certo non fatico a pensare sia stato un giorno carico di tristezza.

 

Per un intreccio di strane coincidenze, un ridotto manipolo di quel piccolo gruppo è riuscito a rendere possibile un incontro ad Asolo il 16 ottobre 2023, a cinquant’anni di distanza!!!

 

Saluti, abbracci, sorrisi, ricordi, emozioni… A sorpresa, spunta una busta gelosamente conservata da Letizia: raccoglie un foglio un po’ ingiallito. Porta segnati con calligrafia carica di emozione, la data, i pensieri, i saluti del distacco di quel lontano giorno: Asolo 3/6/1974, ore 8.39 (Boh!). È l’ora di partire… ci rivedremo un dì! Ti lascio con tanti ricordi. Lascio come ricordo gli ultimi micidiali saggetti di X. Lo spazio ci divide, il ricordo ci unisce… Ti auguro che la tua vita sia piena di amore…

 

Un foglio, le tracce di una storia! Sostare su questi saluti, rivedere gli ambienti, le aule, il salone, la palestra divenuta splendida cappella, la sala da pranzo, il cortile, il campo da gioco. Recuperare nomi e volti di docenti: chissà dove sono ora! Ritrovare le radici solide di una storia, l’eco di una lezione che ti ha segnato dentro: “l’essere, gli enti, l’uomo, la vita!”. Ricordi qualcosa di quelle lezioni? Mi hanno segnato dentro, le ho portate con me! E’ vita che ancora scorre, sono le radici da cui non puoi staccarti perché ti hanno in qualche modo plasmata e alimentata, come un secondo, terzo…seno materno da cui hai tratto il nutrimento che ti ha resa ciò che sei oggi, donna con un bagaglio di esperienze, di energie donate, di altra vita fatta crescere, di nuovi amori fatti fiorire, di sofferenze portate con pudore e riserbo, di fragilità accarezzate.

 

E poi, l’immancabile momento conviviale perché la vita ha bisogno di tanti tipi di cibo per nutrirsi e farsi spazio di condivisione, di amicizia, di altra parola che ti rilancia e rimette in cammino per il tempo, un po’ più breve, chissà! Che ti sarà dato! Non dire, però, che il tempo della scuola è solo noia e fatica da sopportare! È tempo di energia, di passione, di vita profonda e incancellabile, se incroci altre passioni, altri cuori accesi che ti passano fiamme e ti riscaldano anche per il domani o per sempre! E te ne accorgi soprattutto quando si porge l’occasione di voltarti a cercare la passione e il desiderio di bene seminato con gusto dove ti è capitato di incrociare del terreno su cui hai lasciato cadere tracce della tua vita che oggi qualcuno ti restituisce!

 

 

Suor Emmarosa Trovò

error: Il contenuto è protetto