Due passi… in cielo: uno spettatore racconta

Nel buio della scena due piccole luci si muovono. Appartengono a due ragazze, due amiche, che scrutano nell’oscurità senza un obiettivo preciso, solo per scoprire quello che hanno intorno. Si imbattono in un libro, incuriosite lo aprono e iniziano a leggerlo. Sullo sfondo si profila l’immagine di un sacerdote. La luce si fa via via più chiara: è il beato don Luca Passi che ci parla e ci accompagna nel racconto attraverso le frasi riportate nel libro trovato.

 

Inizia così “Due passi… in cielo” la rappresentazione che domenica scorsa, in occasione della festa di santa Dorotea, ci hanno regalato le bravissime ragazze (e un altrettanto bravo ragazzo che interpretava don Luca) della Comunità Bucaneve delle nostre care suore dorotee, o per meglio dire delle nostre care Suore Maestre di Santa Dorotea.

 

La platea del teatro dell’oratorio di Monte Olimpino era piena. “Un libro, una storia, un sogno… ieri come oggi”, il sottotitolo dell’opera messa in scena, si è realizzato nella performance che le ragazze hanno portato sul palcoscenico. Il pubblico si è trovato immerso in una emozionante e coinvolgente atmosfera: le parole, le canzoni, i movimenti del ballo, le azioni su palco hanno avvolto la narrazione portandola fino al cuore dei presenti.

 

La storia prende spunto dagli scritti del beato don Luca Passi, un sacerdote bergamasco innamorato di Gesù e vissuto nella prima metà del 1800. Animato dall’urgenza di diffondere il Vangelo e da una grande carità per tutti i bisognosi, con il fratello Marco anche lui sacerdote, si dedica alla cura delle giovani che vedeva abbandonate a loro stesse senza prospettive. Si avvicina a loro, le istruisce, insegna l’amore di Dio e l’amicizia tra le persone che da quell’amore scaturisce. Sono molto belle le parole di don Luca; entrano nel cuore e fanno riflettere.

 

E sul palco le parole vengono interpretate dagli attori, prendono forma con il ballo e con gesti, con i colori della scenografia che cambia nel corso del racconto. Diventano sostanza. Anche le canzoni che accompagnano la narrazione sembrano diverse da quelle che si sono sentite tante volte in tante occasioni. Sono le canzoni di oggi, quelle che i ragazzi ascoltano, quelle di Ultimo, di Laura Pausini e di Mister Rain. Le hanno scelte le ragazze. Sono state molto brave. Le avevo sentite tante volte quelle note e quelle parole, però in quel momento per la prima volta le ho ascoltate e avevano un senso più vero.

 

Credo che come me molti spettatori si siano sentiti rappresentati su quel palco, almeno a giudicare dalle impressioni raccolte dopo lo spettacolo. Le interpreti hanno saputo portare una parte di sé nella performance e il pubblico se n’è accorto. Bravissime! Brava la regista, la coreografa, bravi tutti. Saper fare vibrare il cuore degli spettatori non è cosa da poco!

 

Domenica era la giornata dedicata a Santa Dorotea, la santa che dal paradiso manda rose e mele per dirci che c’è una grande abbondanza e bellezza per chi cerca l’amore di Dio perché c’è un bene più grande di quello che riusciamo a vedere. Penso che anche la santa sarà contenta di com’è andata.

 

Giuliano

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