Venerdì 3 febbraio per i bambini di III, IV e V elementare il catechismo è stato diverso dal solito: ci siamo trovati tutti insieme in oratorio e suor Grazia ci ha raccontato la storia di Santa Dorotea, giovane donna vissuta molto tempo fa, in un periodo in cui i cristiani venivano perseguitati.
La sua docilità e la sua grande fede fecero convertire anche due fanciulle, che erano state inviate da lei proprio per dissuaderla e tutte loro sacrificarono la vita pur di non rinnegare Cristo. Si narra che subito dopo la morte di Dorotea un cesto di mele e rose venne portato da un bimbo a Teofilo, un uomo che aveva deriso e provocato la fanciulla, chiedendole che il suo Sposo in cielo gli mandasse frutti e fiori dal paradiso.
Proprio a Santa Dorotea il beato Luca Passi ha intitolato la congregazione di cui fanno parte le “nostre” suore della Comunità Bucaneve, ispirato dalla cura della santa verso le fanciulle e dalla sua capacità di trasmettere il fuoco della fede. A questo proposito suor Grazia ci ha poi raccontato una storia per farci riflettere sui doni che abbiamo ricevuto e che possiamo mettere a disposizione degli altri, per far sì che il nostro non sia un cuore freddo, ma un cuore che arde e può scaldare chiunque ci circonda.
I bambini hanno sorpreso noi catechiste e anche don Marco per come hanno ascoltato, partecipato
e condiviso. Questo incontro speciale si è concluso con la benedizione delle mele, che ciascuno ha
portato a casa e infine con una bella merenda insieme.
Alessia
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Non è facile per me descrivere il pomeriggio che mi ha visto coinvolta per la vostra festa. Non è esatto neppure dire la “vostra” festa, perché è stata una festa “per tutti”.
Ripensando al pomeriggio mi vengono in mente alcune parole: cura, sorrisi, gioia ma tutte e tre unite da una solo AMORE. La cura nell’allestimento della sala, nella confezione delle mele, nei cartelloni alle pareti, ha fatto sì che il salone freddo e anonimo, si trasformasse in un luogo caldo, accogliente,
famigliare. E i sorrisi… quanti… Dalle suore, alle ragazze, ai musicisti… Persino Renato, il tecnico luci, sempre un po’ ombroso, è riuscito a sorridere diverse volte. E i sorrisi sono continuati anche al termine dell’incontro… Sorrisi tra le persone, strette di mano, abbracci.
E che gioia essere insieme, ascoltare parole che fanno riflettere ma nello stesso tempo così cariche di serenità. Conoscere esperienze che poi non sono così lontane dal nostro vissuto. Ma il pomeriggio è risultato così positivo perché si respirava tanto amore… Amore nella cura, amore nei sorrisi, amore nella gioia… Amore verso il fratello (come ci hanno raccontato le suore) accompagnandolo e correggendolo ma sempre lasciandolo libero nelle sue scelte, amore anche nel sacrificio.
Ornella