Un anno fa, il 10 febbraio, inauguravamo il Centro diurno “Santa Dorotea” a Burrel e quest’anno, il 6 febbraio, abbiamo potuto festeggiare Santa Dorotea insieme ai 40 bambini e ragazzi del centro e alle nostre maestre ed educatrici; tutti di tradizione mussulmana!
Alla domanda iniziale: “Chi è Santa Dorotea?” La risposta quasi unanime di tanti “occhietti incuriositi e felici” è stata: “Il nome del nostro centro!”.
E’ sicuramente una risposta che può far sorridere, ma pensandoci bene, è profondamente bella: “Il dono di Dio”, Padre di tutti. Un Padre che si fa conoscere attraverso la possibilità di stare insieme in un luogo bello, accogliente, aperto a tutti e che permette di sperimentare nel quotidiano la sua tenerezza e il suo amore che si fanno presenti, attraverso il poter stare insieme nello studio, nel gioco, nel pranzo e nelle relazioni di benevolenza e amicizia, che ciascuno di noi sperimenta nel centro di Santa Dorotea.
Ecco il dono di Dio per ciascuno di noi!
E’ stato bello poi poter raccontare, attraverso un power point, la vita della nostra Santa; ascoltare alcuni canti preparati con la chitarra e tastiera dagli adolescenti che frequentano il centro e, infine, cantare tutti insieme “Shume urime” (tanti auguri), gustando una buonissima torta decorata con delle rose e mele: la gioia era evidente in tutti.
Al termine della festa una piccola bimba bella, ma che mai ho visto sorridere, mi si è avvicinata e, con la gioia negli occhi, ha esclamato: “Motra” (sorella) questo è un regalo per voi da parte della mia mamma. Auguri per Santa Dorotea”: due bellissimi orecchini racchiusi in un sacchettino rosso.
La storia di Santa Dorotea si è fatta vita anche oggi e, in questa bimba, abbiamo “potuto vedere” l’Angelo mandato dalla Santa a Teofilo per mostrare la bellezza e la bontà del paradiso. Così, anche a noi si è mostrata, in questo semplice gesto, la bellezza della vita che fiorisce e la bontà di un cuore toccato dall’amore. Grazie santa Dorotea!