Il 23 settembre, ad Asolo, un incontro a sorpresa con Monsignor Giuseppe Satriano (cosi mi piace chiamarlo; anzi, meglio ancora, don Giuseppe), Arcivescovo della Diocesi di Bari-Bitonto. Nonostante questo, per noi suore dorotee, che lo conosciamo da tanto tempo, è ancora l’amico, il fratello, il Padre, il compagno di viaggio… Infatti, fin dagli inizi della nostra presenza in Puglia, nelle comunità della Diocesi di Brindisi, abbiamo sperimentato e goduto della sua presenza amica e della sua vicinanza fraterna. Per tutte è stato benedizione, incoraggiamento, conforto, amore alla Chiesa…
L’idea dell’incontro è nata da una consorella. Sapendo che l’Arcivescovo, in questo tempo, si trovava in quel di Padova, ha avanzato la proposta; la risposta affermativa ci ha permesso di realizzarla. Nel giro di pochi giorni è diventata realtà nella data, nel luogo e nell’invito, attraverso il “passaparola”.
Asolo, quindi, il punto di incontro; nessuna formalità, nessun programma, ma l’evidenza di una precisa motivazione: il desiderio di incontrare una persona amica e di rivivere con lei e tra di noi, la bellezza e il gusto di attimi, giorni, stagioni ed esperienze dentro cui si è andata consolidando una relazione molto bella e costruttiva.
‘Bella’, perché caratterizzata da tanta ‘gratuità’. Don Giuseppe l’ha regalata a quante di noi hanno avuto il piacere di avvicinarlo, sia quelle che sono state nelle comunità della Puglia, sia quelle che lo hanno incontrato occasionalmente, anche fuori dal contesto geografico. Don Giuseppe, infatti, ha avuto molteplici e diversificati contatti con il nostro Istituto.
‘Costruttiva’, perché ci ha aiutato a crescere nell’amore e nella comunione tra di noi e con la Chiesa Brindisina, a stabilire relazioni semplici e feconde con la sua gente ricca di ‘grazia’ e di ‘vita’, capace di accoglienza e creatività; a scoprire la bellezza e la cultura di questa terra stupenda nella sua geografia e nelle sue tradizioni. Don Giuseppe non ha lasciato cadere occasione per farcela conoscere, scandagliare nelle sue feste, tradizioni, espressioni culturali e quant’altro. Non possiamo dimenticare quale mediazione forte, convincente ed efficace, è stato nei vari passaggi che hanno segnato la nostra esperienza spirituale e pastorale nelle parrocchie e nella Diocesi di Brindisi. Mediazione che ha favorito una graduale sintonizzazione con l’ambiente, la gente e la Chiesa locale.
In quel 23 memorabile, caratterizzato da un clima di confidenza e di libertà, di festa e di amicizia, abbiamo ‘riportato alla memoria del cuore’ aneddoti e vicende, momenti ed eventi, che ci hanno restituito il volto del nostro ‘amico’, ‘fratello’ e ‘padre’, nella sua espressione di serenità e di gioia e la rinnovata esperienza della sua presenza pacifica e comunionale, che ha accompagnato l’inserimento personale e comunitario nei contesti pastorali della diocesi nella missione pastorale affidataci.
Le foto, in allegato, ci permettono di intravedere qualche tratto della gioia delle partecipanti. Mi auguro che riusciate anche a percepire il grazie unanime sussurrato e cantato insieme con il quale ci siamo fatte voce delle sorelle che non hanno potuto essere presenti. È stato un grazie vivo, riconoscente e personale come la gratitudine e le sorprese sanno generare.
Suor Angela Marostica