Ci siamo aspettati, abbiamo atteso la giornata giusta per essere pronti a rinnovare la nostra Promessa. Questo ritrovarci si apre subito con festosi saluti, per poi disporci ad accogliere quella Parola pensata per noi e ascoltare le nostre diverse testimonianze. Spontaneamente raccontiamo degli incontri che
hanno segnato la nostra vita e per chi possiamo ancora “metterci in strada”.
Consideriamo che ogni incontro, ogni prossimo può diventare un nuovo compagno di viaggio solo se ci sono gesti di accoglienza e disponibilità che non considera nessuno estraneo, nella STRADA e nella CASA, perché la nostra sia una meta di comunione, vissuta con umiltà e con la convinzione che da questa strada potranno nascere nuovi percorsi che potremmo intraprendere e trasmettere solo se “remiamo insieme” con comprensione e affetto.
Ogni tappa del nostro cammino di cooperatori, ci aiuta a riscoprire la bellezza del nostro Incontro e, a
sua volta diventa grazia dell’incontro con l’altro, attribuendo un senso profondo alla strada da percorrere insieme, mai da soli. Siamo qui per superare sfiducia e scoraggiamento e ricaricarci di energia nuova. Offrire segnali di vita, di coraggio, forti del percorso fatto insieme è quello che confidiamo dentro di noi.
Siamo il Suo popolo in cammino chiamati a continuare nella storia l’Opera di don Luca e il suo dono
d’amore. Davanti all’altare facciamo passare per il cuore la voce che ci parla e, insieme alla Promessa,
c’è una preghiera:
“Aiutaci, o Signore a camminare insieme per intraprendere la via diretta che porta
ad incontrare Gesù, ad uscire per strada con un cuore docile all’ascolto
che consideri l’altro prezioso e indispensabile.
Aiutaci a farci prossimo con il compagno di strada ed ad abbracciare anche chi non è
vicino alla fede che Dio ardentemente cerca, riconoscendo che il Signore si è fatto prossimo per
ciascuno di noi, guardando la croce per ripartire da lì,
dal ricordarci che la fede è questione di incontro.
Signore benedici i nostri passi, perché possiamo ascoltare i giovani e chi incontriamo,
i più fragili e delusi, per diventare portatori di vita nuova:
non maestri, non esperti, ma testimoni dell’amore che salva”.
Con il ringraziamento a Sr. Orsolina e Sr. Liviana, il nostro incontro termina in piacevole e conviviale
amicizia, rallegrata da una splendida torta di fragole profumate, una bella conclusione per festeggiare
la nostra Promessa! Il colore rosso vivo delle fragole ci riporta al colore del fuoco che arde e ci interpella, facendoci desiderare che resti dentro di noi come raccomandava don luca Passi, il predicatore che sapeva accendere e conquistare: “Chi non arde non accende!”.
Daniela Boccalatte
Referente gruppo di Forlì