Nella solennità di Pentecoste, la parola di Gesù ci ha invitato a restare uniti in attesa della nuova unzione dello Spirito Santo su noi e su tutta la Chiesa. Si compie oggi per noi e per tutte le comunità cristiane la promessa del Padre che tutti siamo pieni di Spirito Santo che farà nuove tutte le cose.
Il racconto di Pentecoste ci fa entrare nel Cenacolo, raccolte in preghiera sperimentiamo una nuova modalità di essere discepole. Come loro anche noi, finalmente liberi da noi stessi diventiamo capaci di comunicare con tutti, attraverso i linguaggi, sempre nuovi, dell’amore. Loro hanno scoperto di poter vivere non più per annunciare o promuovere sé stessi ma le “grandi opere di Dio”.
Non allontaniamoci da Gerusalemme, il luogo della Pasqua del Signore, dell’amore donato fino alla fine, là sperimentiamo ciò che lo Spirito opera: ci rende un solo corpo, ci rinnova interiormente e ci dona l’apertura del cuore per incontrare ogni creatura e raccontare di Lui.
Rimaniamo con Maria, madre della Chiesa, madre nostra e di ogni persona; insieme a lei invochiamo lo Spirito che illumina, guida, aiuta a discernere e sostiene il cammino…