Di suor Gina Simionato, si è cominciato a parlare dal 15 ottobre 2000, giorno della sua morte, che ha inciso in modo indelebile il “sigillo del martirio” nella Famiglia religiosa delle Suore Maestre di Santa Dorotea, quale dono venuto dall’Alto.
Dal profilo di suor Gina emerge, in filigrana, la trama di un tessuto umano e spirituale costruito in maniera lenta e progressiva. Si coglie come l’itinerario di conformazione a Cristo, fino a dare la vita nell’effusione del sangue, sia stato per lei il coronamento di un donarsi incondizionatamente, giorno dopo giorno, di un mettere la sua vita nelle mani di Dio, attraverso le mediazioni umane: persone, fatti, avvenimenti che la Provvidenza poneva sui suoi passi, portandola a scoprire e a compiere la volontà del Padre.
(liberamente tratto da L’amore più grande, Paola Eliana Galetti, Città Nuova, 2001)
Un cuore ardente quello di suor Gina, che si è lasciato plasmare dalla Parola del Risorto e ha saputo annunciare al mondo il suo mistero di salvezza con la potenza e la sapienza che vengono dal suo Spirito.