Qualcosa di grande, e onnipotente nei doni, e ammirabile, lo Spirito Santo. Pensa, quanti ora sedete qui, quante anime siamo. Di ciascuno egli si occupa convenientemente; e stando in mezzo (cf. Ag 2,6) (a noi) vede di che cosa ciascuno è fatto; vede anche il pensiero e la coscienza, ciò che diciamo e abbiamo nella mente. […] Guarda il grande reggitore e capo, e largitore dei doni; come in tutto il mondo a uno dà la pudicizia, a un altro la perpetua verginità, a un altro ancora la misericordia (o la passione dell`elemosina), a uno la passione della povertà, ad un altro la forza di fugare gli spiriti avversi; e come la luce con un solo raggio illumina tutto, così anche lo Spirito Santo illumina coloro che hanno occhi. Poichè se uno che vede poco con l`aiuto della grazia non si dona affatto, non accusi lo Spirito ma la sua propria incredulità.
Avete visto la sua potestà che egli esercita in tutto il mondo. […] Nessuna delle cose generate (o meglio create) è pari a lui nell’onore; infatti tutti i generi degli angeli, e gli eserciti tutti insieme riuniti, non possono avere alcuna parità ed uguaglianza con lo Spirito Santo. […] Fu lui a predicare del Cristo nei profeti: lui ad operare negli apostoli: ed è lui che fino ad oggi segna le anime nel Battesimo. E il Padre dà al Figlio e il Figlio comunica allo Spirito Santo. È lo stesso Gesù, infatti, non io, che dice: “Tutto mi è stato dato dal Padre mio” (Mt 11,27); e dello Spirito Santo dice: “Quando però verrà lo Spirito di verità, ecc., egli mi glorificherà, perchè prenderà del mio e ve l`annunzierà” (Gv 16,13-14). Il Padre dona tutto attraverso il Figlio con lo Spirito Santo. Non è che una cosa sono i doni del Padre, e altri quelli del Figlio, e altri quelli dello Spirito Santo; una infatti è la salvezza, una la potenza, una la fede. Un solo Dio, il Padre un solo Signore, il suo Figlio unigenito; un solo Spirito Santo, il Paraclito.
(Cirillo di Alessandria, Catechesis XVI, De Spir. Sancto, I, 22-24)