Monastero di Osios Loukas (XI sec.)
Non crediate però sempre di godere sensibilmente la compagnia dello Sposo Gesù! Ciò che si richiede in voi è il possesso di Dio, l’unione con Gesù in fede, e quanto meno vedrete sarà più sicura e più meritoria la vostra fede. La sensibilità, l’intensità dell’amore non è in nostra mano; ma ciò che è sempre in vostra mano è la volontà, e questa è la sola che dimanda lo Sposo quando vi comanda d’amarlo con tutto il cuore, e questo è l’amore effettivo che forma la santità d’un’anima. Il resto tutto varia nella creatura finché è viatrice. Gettatevi dunque colla volontà fra le sue braccia e poi rimettetevi alla sua bontà.
Dice S. Francesco di Sales che è assai più meritorio baciare una volta il Crocifisso nell’aridità, che mille dimostrazioni d’amore in tempo di fervore. Tutte le tenebre della mente non vi danno motivo di temere di essere abbandonata, come tutte le consolazioni non vi assicurano di essere nella sua grazia. Come nella natura è continua la vicenda e sempre si succedono alternativamente la luce e le tenebre, così avviene nell’ordine della grazia.
Ed è una disposizione della divina provvidenza che l’uomo in questo mondo di tentazione non abbia a durare sempre nel medesimo stato, onde non presuma nella prosperità né si disperi nella avversità. Ricordatevi però, o figlia mia benedetta, che il bambino non lascia di essere fra le braccia di sua madre, ancorché la notte colle sue tenebre gli impedisca di vederla. Voi pure trovandovi sorpresa dalle tenebre nel vostro intelletto, avete sempre il facile alletto al costato di Gesù. Ivi nascondendovi, ancorché seccamente, non lascerete di riceverne grandi vantaggi. Voi riposate tranquilla, la mia Figlia, nel forame della pietra come la colomba. Iddio poi quando a Lui piacerà, in quel modo che in mezzo all’orror delle tenebre fa scintillare la luce con un lampo, così all’istante, quando meno vi pensate, farà scintillare nel vostro intelletto la sua luce di Paradiso e vi farà sentire nel cuore quelle sue parole Ego Sum, ed il vostro cuore arderà d’amore.
don Marco Passi, lett. 35