Avvicinandosi il bel giorno di Paradiso non posso a meno, o figlia benedetta, di esternarle quel giubilo di cui inonda il mio cuore. Sta dunque per nascere dalla nostra divina Vergine il divin Bambino. Il figlio di Dio Padre fra giorni lo adoreremo fra le braccia della Madre. Il Cielo sarà secondo alla terra, mentre nasce fra noi uomo quegli che in Cielo è Dio. Oh terra nostra beata! Oh noi infinitamente felici! Non siamo più i figlioli di Adamo e di Eva.
Divenuti fratelli del Primogenito della Vergine siamo i figli adottivi dell’Eterno suo Padre: Maria è nostra Madre, il Paradiso è la nostra eredità. Corriamo dunque al Presepio, prostriamoci a terra ed adorando il Divin Bambino fra le braccia della Vergine Madre consumiamo qui la nostra vita in braccio al Paradiso, e dormendo un sonno celeste ci sveglieremo beati in cielo nell’eterna Patria.
Don Marco Passi, lett. 14