Giovedì 9 maggio presso la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Mussolente, si è tenuta la Veglia Vicariale dei Giovani intitolata “Be a touch, be a sign”, organizzata dall’équipe di Azione Cattolica Giovani del Vicariato di Asolo.
La Veglia ha registrato un’affluenza davvero eccezionale: vi erano più di 150 tra giovani e giovanissimi provenienti da tutte le parrocchie limitrofe che hanno trascorso due ore insieme, in ascolto della Parola di Dio e di alcuni ospiti “inaspettati”.
La narrazione del Vangelo di Marco (5, 21-34) e la testimonianza dei clown di corsia dell’Associazione Aquerò di Bassano del Grappa hanno scandito il ritmo della Veglia. La correlazione tra il brano del Vangelo e i sei ospiti inizialmente poteva non essere particolarmente chiara, ma nel corso della Veglia è diventato evidente il filo che li univa nonché anche il tema della veglia: il tocco. Infatti, il Vangelo di Marco (scelto dall’Azione Cattolica Nazionale come brano guida dell’anno pastorale) racconta la storia di questa giovane donna, l’emorroissa, che viene guarita dopo il tocco del mantello di Gesù, un tocco quindi che diventa salvezza e speranza. Allo stesso modo i clown di corsia toccano le vite di moltissimi pazienti dei reparti ospedalieri di pediatria, geriatria, delle RSA e delle case di riposo. Il loro tocco è delicato ma, proprio come il tocco dell’emorroissa, porta speranza, sorrisi, gioia e qualche momento di spensieratezza per coloro che stanno affrontando delle battaglie di vita.
Emozionante e carico di significato è stato il momento in cui i clown, seduti tra i ragazzi, “si sono alzati tra la folla”, sono saliti sull’altare per indossare i loro camici e diventare clown di corsia, lasciando alle spalle le difficoltà e le preoccupazioni esterne per potersi dedicare interamente ai loro pazienti che, per quella sera, eravamo proprio noi.
Nella seconda parte della veglia, i giovani hanno avuto la possibilità di scegliere diversi momenti da vivere: il sacramento della riconciliazione, il dialogo con alcuni educatori, le suore presenti e una coppia di sposi.
Il tema del tocco che diventava poi segno di speranza e di salvezza, risalta nel titolo della veglia “Be a touch, be a sign” (Sii un tocco, sii un segno), e vuole essere un augurio per i giovani presenti: toccare le vite delle persone che incrociamo nel nostro cammino, affinché quel tocco diventi per loro un segno della presenza di Dio.
Per l’équipe ACG del Vicariato di Asolo
Giovanna Rossanese