In una Piazza San Pietro gremita della generazione Z e dei Millennials, a sorpresa, è arrivato Papa Leone. A bordo della papamobile, ha voluto raggiungere i 120mila giovani presenti tra la piazza e via della Conciliazione.
Un fuori programma, seguito da un grido e da un incoraggiamento. «Il nostro grido deve essere per la pace» è stato il primo pensiero che il Pontefice ha rivolto ai convenuti. E così dal cuore cristiano di Roma si è innalzato il grido per invocare la pace nel mondo. «Siete il sale della terra e la luce del mondo. L’umanità ha bisogno di speranza. Il mondo ascolti le vostre voci e il vostro entusiasmo che è per Gesù». Ha continuato Papa Leone incoraggiando tutti a camminare insieme dietro al Signore Gesù.
Nelle giornate di oggi e di domani i giovani sono impegnati in esperienze di prossimità con persone fragili. Potranno partecipare anche alle catechesi “12 parole per dire speranza”. In dodici chiese diverse potranno dialogare pellegrini, vescovi, testimoni provenienti da diversi ambiti sociali. Le parole simbolo, tratte dal sussidio Cei “Pellegrini di speranza” e dalla bolla Spes non confundit: coraggio, soglia, riscatto, abito, responsabilità, coscienza, senso, scoperta, promessa, popolo, gioia piena, abbraccio.
Preghiamo perché ogni giovane che attraversa la Porta Santa, scelga di lasciarsi condurre dal Cristo Risorto a vivere una vita piena e a servizio dei fratelli, della comunità, dalla Chiesa tutta. Noi non conosciamo i desideri che abitano nei loro cuori, ma possiamo intercedere per loro perché, come diceva Papa Francesco, intercedere è chiedere a favore di un altro per sintonizzarsi con Dio che è misericordia.