- Ella preghi che questo fango sia nelle mani di Gesù Cristo onde possa riuscire strumento di luce (lett. 7).
- … ricordatevi che Dio è carità, e chi vive nella carità è in Dio, e Dio è in lui. Vivete, figlia, nella carità e vi basti. State nella stanza, nella carità, cioè nel divin Costato, e sia questa dimora il vostro Paradiso (lett. 27).
- Tutte le tenebre della mente non vi danno motivo di temere di essere abbandonata, come tutte le consolazioni non vi assicurano di essere nella sua grazia. Come nella natura è continua la vicenda e sempre si succedono alternativamente la luce e le tenebre, così avviene nell’ordine della grazia. (lett.35)
- Vivete dove amate, e amate dove è la vita e vita eterna. (lett.49)
- Un po’ d’aria campestre, con buoni esempi, giova assai al fisico ed al morale. La campagna mette il buon umore, e quando siamo di buon umore anche le impressioni della grazia operano più efficacemente (lett. 77).
- Misurate ogni cosa sull’eternità, né punto più vi curate di ciò che finisce col dì di nostra vita (lett. 90).
- … Spero presto di vedervi, e vedervi tutta di Dio (lett. 106).
- Vi raccomando di star allegre … perché quello che visita con la tribolazione visita anche con la consolazione (lett. 108).
- Se volete dunque che la nave vada regolarmente, lasciate al timone il capitano, non vi mandate un balordo, altrimenti in un istante, dopo lungo e felice viaggio, andrete a rompere in uno scoglio; già m’intendete, il capitano è l’obbedienza in Gesù Cristo, il balordo è la propria mente, fosse anche di un santo. (lett.113)
- Si perda la mente ammirando, il cuore amando e godendo, che in ciò consiste tutto il perdersi di noi in Dio; lasciate principalmente libero lo sfogo alla volontà nella quiete della divina unione, senza badare ai voli dell’intelletto e della fantasia, che finiranno anche essi nel riposo dopo di aver volato qua e là come la colomba che cerca i vari pascoli (lett. 124)
- Ecco altra bellissima norma per lasciare la pietosa quiete per loro che hanno bisogno delle opere nostre ed in allora si lascia Dio per Iddio, giacché con un medesimo atto si ama Dio ed il prossimo per amor suo (lett. 152).
- … bisogna prender le cose con calma e lavorar più cogli affetti che coi pensamenti, i quali potrebbero stancare la testa e non dilatare il cuore. (lett.177)
- Non importa che siate arida, state nel suo Costato che non è arido … Amate … e non pensate altro. (lett.181)
- La stagione è poco favorevole. Pazienza. Iddio si può sempre amare. L’amore di Dio non sente né freddo né caldo. Non è che il peccato che si opponga. Iddio ce ne liberi. Tutto il resto può stare coll’amore divino, anche la più oscura aridità. (lett.197)
- Il tempo di meritare è questo momento di vita, ed il merito sarà a misura della carità; e se non possiamo amare Gesù quanto merita, amiamolo quanto possiamo. (lett.230)