Cari giovani, l’invito che vi rivolgo è quello di mettervi in cammino,
alla scoperta della vita, sulle tracce dell’amore, alla ricerca del volto di Dio
Papa Francesco
Da Venezia a Medellin. Questo il cammino di Anna, Rachele e Allegra. Dopo i primi giorni di “assestamento”, la loro esperienza si è arricchita di tante novità: la comunità delle suore che le ha accolto, i volti degli insegnati e dei bambini della scuola materna “Campanitas de Colores”, gli anziani del quartiere e i bambini del Colegio in cui ha offerto servizio.
Con il loro sorriso e la loro premurosità hanno contribuito in larga parte a rendere questa esperienza unica e speciale. […]
I bimbi ci hanno accolto immediatamente con moltissimo entusiasmo e affetto, facendoci partecipare ai loro giochi stravaganti e correndoci in contro abbracciandoci. Tenerli a bada non è stato facile, ma le maestre con la loro pazienza, gli insegnano ogni giorno le regole, il rispetto verso gli altri e l’ordine. […]
Tutto ciò che dovevamo fare era divertirci con loro giocando a giochi da tavolo, passeggiare per il giardino ed eventualmente aiutare quelli con più difficoltà a mangiare. Ci siamo persino trovate a ballare nel centro della stanza con loro imparando i passi della baciata e ridendo delle nostre abilità di ballo, che in confronto a loro facevano pena. […]
Le tre giovani hanno scoperto una vita che si fa carico dei più deboli e dei più piccoli in modo semplice e gioioso, attento e premuroso. Si sono lasciate coinvolgere e le tracce di amore che hanno seguito sono rimaste nei loro cuori.
È stato molto bello mettersi in gioco con persone di ogni tipo e fascia d’età, conoscendo un’altra parte del mondo, in cui molte cose non vengono date per scontate, e in cui le persone si trovano spesso davanti a molti ostacoli, ma nonostante ciò portano un sorriso sul volto e ti accolgono con immensa gioia.
Nei nostri cuori rimarrà sempre un posto per ciascuno con cui abbiamo avuto l’onore di passare queste meravigliose tre settimane, che nonostante la stanchezza in alcuni momenti e le differenze culturali, sono state di enorme importanza per aprire gli occhi ad una realtà diversa e fare tesoro di ogni cosa.
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L’esperienza di Anna, Rachele e Allegra