Brescia: una vita consegnata nell’amore

Il secondo incontro post-Intercapitolo

 

Sabato 16 novembre 2024, le due comunità di Via Marsala-Brescia sono state convocate insieme, per il secondo appuntamento del post-Intercapitolo. L’incontro era animato da suor Teresa Simionato, Superiora della Delegazione e dalla Consigliera suor Paola Grignani.

 

In un primo momento siamo state invitate a condividere “il seme di bene” che desideriamo custodire, e che sentiamo affidato alla cura operosa delle nostre comunità, perché cresca e porti frutto tra noi e attorno a noi. È seguito il riferimento alla Bolla di indizione del Giubileo ordinario dell’Anno 2025: – La speranza non delude – e il richiamo alle grida di questa nostra umanità che ci fanno riflettere e ci interpellano profondamente.

 

Il grido della guerra, la perdita del desiderio di trasmettere la vita, la durezza della reclusione dei detenuti, la sofferenza degli ammalati, il disagio dei giovani, le attese dei migranti, la solitudine degli anziani, l’indifferenza verso i poveri. Grida cariche di realismo che il Papa ci ha consegnato per aiutarci a leggere i tratti drammatici di questo nostro mondo e a rafforzare i segni di quella speranza che non viene meno, perché è radicata in una vita consegnata nell’Amore e attinge al tanto bene che è presente nel mondo (n. 7).

 

Che cosa significa leggere in questa luce la consegna dell’Intercapitolo: Insieme, laici e suore rispondiamo al grido dell’umanità? Come coniugare la realtà piccola e “fragile” della nostra Famiglia religiosa con questi appelli che non consentono sconti e tanto meno indifferenza? È un interrogativo di cui avvertiamo tutta la forza e che vogliamo custodire. È un grido che l’Istituto ha raccolto e dal quale si è sentito fortemente interpellato a offrire alcuni segni di speranza e ad affidare percorsi specifici alle singole comunità.

 

“Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra, dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa” (Mc 4,26-27). I nostri piccoli semi sono affidati alla terra del Signore, alla Buona notizia che siamo chiamate ad annunciare, alla speranza che ci abita e, in modo particolare, alla nostra vita “consegnata nell’Amore”. “Nessuno è così povero da non aver nulla da offrire…”.

 

Accolga il Signore il desiderio sincero di “esserci” insieme, ai piedi della croce, come Maria, aperte alla speranza per evangelizzare con lo stesso amore che traspariva nei gesti di Gesù, nella sua famiglia di Nazaret e nella prima comunità cristiana.

 

Al termine dell’incontro non poteva mancare un momento di serena convivialità!

 

suor Assunta Tonini

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