Oggi desideriamo fare memoria del 13 aprile 2013. Una giornata indimenticabile rimasta nella memoria grata di tantissime persone: il nostro fondatore, don Luca Passi, è stato proclamato Beato. Diamo spazio al ricordo di una suora e di un laico cooperatore.
13 aprile 2013. Un giorno pieno di sole, gruppi di persone che giungevano da ogni parte, si salutavano con entusiasmo, una rapsodia di colori rendeva ancor più bella piazza San Marco.
Eravamo lì per la Beatificazione di Don Luca Passi e tutti portavamo in cuore tante emozioni. La gioia di incontraci, la straordinarietà dell’incontro, un’appartenenza forte, mille fili che ci univano e rinsaldavano le nostre amicizie. Ma, soprattutto, la condivisione di un evento di Famiglia che rinsaldava i nostri legami e dava uno slancio nuovo alla missione Dorotea.
E…, finalmente, la celebrazione nella quale Don Luca sarebbe stato proclamato Beato. Ero tra coloro che avevano un posto, in Basilica. Mi trovavo accanto a Suor Brunamaria, la suora Dorotea che aveva ottenuto da Don Luca la grazia di una guarigione “miracolosa”. Tante volte mi aveva parlato della sua esperienza, ma forse lei stessa non avrebbe mai pensato di essere presente a questo evento così straordinario.
Mentre la osservavo, in carrozzella, provata dall’età ormai avanzata, ma gioiosa in volto, pensavo a che cosa l’abitava in quel momento e lodavo con lei il Signore che “innalza gli umili” e in essi compie le sue meraviglie. Suor Brunamaria aveva un posto centrale nel processo di Beatificazione.
La Basilica di San Marco, nella sua suggestiva bellezza, mi appariva come uno squarcio di Paradiso e il mio sguardo era fisso su quel telo che copriva l’immagine di Don Luca e, che tra pochi istanti, dopo la proclamazione del cardinale Angelo Amato, sarebbe calato mostrando i tratti di una santità che aveva ottenuto il riconoscimento della Chiesa universale.
Il Venerabile Luca Passi Fondatore dell’Istituto dell’Opera S. Dorotea, testimone infaticabile dell’amore di Dio per i piccoli e per i poveri, d’ora in poi sia chiamato Beato… e la sua festa possa celebrarsi ogni anno il 18 aprile giorno della sua nascita al Cielo. Sono le parole pronunciate ufficialmente dal Cardinale.
Fu un’emozione incontenibile, il mio affetto per il Beato Luca aveva una risonanza sempre più profonda, potevo guardare al “mio” Fondatore con occhi nuovi, così come me lo mostrava la Chiesa.
Fare memoria di questo evento, nel decimo anniversario, è per me motivo di lode e di sconfinato ringraziamento.
Suor Assunta Tonini
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Era il 13 aprile 2013. Finalmente ci siamo! Dopo tante telefonate, riunioni, incontri, contatti, mail scritte e ricevute, è arrivato il grande giorno. C’è molto entusiasmo ma anche qualche trepidazione, speriamo che tutto fili liscio.
Sveglia al mattino presto, subito un’occhiata al tempo che fortunatamente conferma le previsioni, bello e soleggiato. Un sospiro di sollievo pensando che gran parte dei pellegrini avrebbero dovuto assistere alla celebrazione in piazza san Marco all’aperto. Forse ci sarebbe stata bene anche qualche nuvola visto che il maxischermo installato in piazza san Marco era purtroppo a favore del sole. La macchina organizzativa messa in piedi per la migliore riuscita della giornata è avviata. Un contatto con i responsabili dei punti di accoglienza presidiati da numerosi volontari, un salto in Casa Madre per un breve confronto con sr. Vittorina e suor Mariangela e poi via in piazza san Marco per verificare l’ultima volta la sistemazione definitiva del maxischermo e delle sedie per i pellegrini.
Poi spostamento in Basilica san Marco e verifica logistica, e in Patriarcato dove a piano terra ci hanno messo a disposizione una stanza per alloggiare l’unità di crisi. Verso le 11.30 ultima riunione organizzativa e prove in piazza san Marco per la distribuzione dell’eucarestia.
I pellegrini stanno arrivando. E’ arrivato il momento, la celebrazione sta per iniziare e sono all’interno della Basilica per dare il benvenuto alle autorità, ai “famigliari” di don Luca, a Sr. Brunamaria Ghidelli, miracolata da Don Luca, le altre suore convenute. Mi siedo in prima fila di fianco Madre Teresa Simionato, superiora generale. Ha inizio la celebrazione. Ricordo con emozione quando dopo la proclamazione a beato di don Luca c’è stata l’esposizione della sua immagine e l’esecuzione dell’inno a lui dedicato. E ancora quando salgo in presbiterio accompagnando Madre Teresa che ha consegnato una reliquia del beato Luca Passi alla Chiesa che è in Venezia rappresentata dal suo pastore Ecc.za Mons. Francesco Moraglia.
Nicola Chiarot