Nella prima settimana di luglio, presso la Casa di Preghiera “Santa Dorotea”, adagiata sulle pendici dei monti di Bovegno, ho avuto l’opportunità di partecipare ad un corso di esercizi spirituali. Il tema era: “Guidati dallo Spirito”. Eravamo circa un trentina, provenienti da luoghi ed esperienze diverse: laici, suore, sacerdoti, religiosi, diacono, col vescovo mons. Luciano Monari che, con profonda fede e appassionata competenza, ci ha proposto un itinerario di meditazioni e omelie con testi biblici, riflessioni, preghiere.
Sono stati giorni di vita comunitaria ecclesiale e di fraternità, in un clima sereno di raccoglimento e silenzio, con la consapevolezza che tutte le piccole esperienze di salvezza e di relazione con Dio, vissute in tale circostanza, contengono germi di Risurrezione e anticipazioni di beata speranza.
Ripensare il senso della nostra vita nelle scelte concrete in rapporto diretto con Dio, che ci ha creati a sua immagine, che ci ha manifestato il mistero della sua volontà rendendoci partecipi, per mezzo di Cristo, fattosi carne, della sua natura divina, ci ha reso maggiormente coscienti delle nostre infedeltà e di quanto lungo cammino dobbiamo percorrere per tentare di essere suoi discepoli.
Nel suo disegno di salvezza il Signore, col suo grande amore, ci parla come ad amici e si intrattiene con noi per invitarci ad ammetterci alla comunione con sé stesso. Il nostro costante ringraziamento e doveroso cambiamento di “stile di vita” richiede una adeguata assunzione di responsabilità, come conseguente risposta al dono gratuito di Dio, pura Grazia e non merito nostro. Ringraziare il Dio della vita, anche nelle difficoltà, riconoscere nei fratelli il volto del Dio invisibile, vuol dire che noi non siamo soli, ma che c’è sempre Qualcuno che ci è vicino, che abita nel cuore di ogni essere umano.
Essere cristiani comporta lasciarci riconciliare con Dio, lasciarci amare da Dio per amore di Cristo, morto e risorto per noi nello Spirito. La nostra risposta d’amore ha sempre bisogno di cura, con la preghiera costante, personale e comunitaria, che significa relazione, sequela, senso della vita, solidarietà.
Arcangelo Riccardi