Viviamo immersi in prodotti fatti dall’uomo, che ci fanno perdere lo stupore per la bellezza che ci circonda, eppure il creato ci invita a essere a nostra volta creatori di bellezza, per favore, non dimenticate questo: essere creatori di bellezza e fare qualcosa che prima non c’era
Papa Francesco
Anna, Domenico, Federica e Giulia, sono 4 ragazzi lombardi tra i 21 e 25 anni. Quest’estate durante i mesi di luglio e agosto hanno trascorso 30 giorni in Brasile, a San Paolo, all’Arsenal da Esperança. Scrivono:
Durante le nostre giornate all’Arsenale abbiamo lavorato in diversi ambiti per aiutare nelle attività quotidiane dei missionari e dei volontari. Ad esempio, abbiamo aiutato in pasticceria, in lavanderia, in biblioteca, al bazar, al corso di giardinaggio e nella distribuzione dei pacchi alimentari. I momenti che ci hanno più segnato sono stati quelli più a contatto con gli accolti, in cui abbiamo conosciuto le loro storie e le difficoltà che hanno attraversato durante la loro vita. Due momenti in particolare sono stati il laboratorio di arte e il laboratorio di lettura congiunta.
Non sono mancate le occasioni di conoscere le città di San Paolo e di Rio de Janeiro, la cultura locale, le feste tipiche e altre comunità. Una delle esperienze che più ci ha colpito è stata quella al Centro di Convivenza S. Dorotea, dove le Suore Dorotee ospitano 100 ragazzi al mattino e 100 ragazzi al pomeriggio, offrendo loro una forma educativa e ricreativa di pre/post scuola, donando la possibilità di vivere lontani dalla brutalità della strada. Con questi bambini abbiamo trascorso una giornata di gioia e spensieratezza, giocando e divertendoci. Siamo tornati a casa con il cuore pieno dei loro sorrisi, dei loro sguardi e del loro affetto.
La visita al Centro di Convivenza Santa Dorotea a Grajau è rimasta nei loro cuori. Domenico lo descrive così:
un posto che, grazie soprattutto alla sua grande vitalità, è riuscito a entrarmi nel cuore e a colpirmi nel profondo dell’anima. In quel posto, situato in un quartiere con migliaia di problemi, è racchiusa l’essenza della vita. Il tempo sembra fermarsi ed è come se i problemi dell’esistenza quotidiana spariscano.
I quattro giovani lombardi, mettendosi al servizio di chi li ha ospitati, hanno creato qualcosa che prima non c’era nella loro vita: la bellezza di camminare con il popolo che li ha accolti.
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L’esperienza di Anna, Domenico, Federica e Anna