Monterotondo: I Cooperatori concludono il cammino formativo

Per noi cooperatori di Monterotondo la giornata conclusiva del percorso formativo ha sempre privilegiato lo stare insieme, la condivisione e la gioia di appartenere ad un’unica famiglia: la famiglia dorotea.

 

Domenica 23 giugno ci siamo ritrovati nel Santuario di Vescovio, in provincia di Rieti, con le suore che ci hanno accompagnato negli incontri programmati per l’anno trascorso, per partecipare alla Messa. Siamo partiti con grande entusiasmo, confortati dalle parole di San Paolo “se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove” e forti della fede in Colui al quale “anche il vento e il mare gli obbediscono”.

 

Il pranzo è stato il momento centrale della giornata e come già altre volte lo abbiamo condiviso in allegria, sotto un fresco porticato, nella casa di campagna di Stefano e Adalgisa, non lontano da Vescovio.

 

Veramente in quella condivisione si fa esperienza di comunità e di quanto sia bello essere come un’unica famiglia. Mettere in comune le cose che ognuno ha preparato per il pranzo non solo moltiplica le prelibatezze cucinate, ma favorisce il rafforzarsi dell’amicizia.

 

Nel pomeriggio abbiamo ripreso i temi degli incontri di formazione dell’anno, utilizzando ognuno un oggetto che simboleggiava il cammino percorso. Con questa modalità è stato più facile sottolineare gli aspetti che maggiormente avevano fatto riflettere tra i vari argomenti affrontati.

 

E’ emerso quindi che considerata la nostra fragilità, abbiamo bisogno di relazioni vere, basate sulla comprensione reciproca e sulla capacità di perdonarsi. Accogliere l’altro non sempre è facile, per questo è indispensabile il sostegno della parola del Signore e l’aiuto dello Spirito Santo.

 

Quando si sta bene insieme il tempo scorre veloce e presto è arrivata l’ora di tornare a casa. La cosa sorprendente è stata che dopo aver mangiato a sazietà, dividendoci gli avanzi, ognuno ha avuto il necessario per il pranzo del giorno dopo. Come nel racconto evangelico della moltiplicazione dei pani, la condivisione ha moltiplicato la forza del gruppo e certamente nulla di questa giornata (oltre al cibo) è andato perduto.

 

Antonietta e Sandro Iacovacci

 

 

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