Forlì: rinnovo della Promessa

Sono arrivate a Forlì puntuali, da Padova e da Treviso, sr. Orsolina Poma e sr. Liviana e noi le stavamo aspettando perché sapevamo che questo terzo incontro sarebbe stato il più importante per il nostro impegno di rinnovare la Promessa.

 

I brani del Vangelo, seppur conosciuti, ci appaiono con sfumature diverse e sottolineature nuove; meditati nei piccoli gruppi ci aiutano a comprendere ancor più dove vogliamo andare, cosa vogliamo per noi e per chi ci è caro e per chi incontriamo sul nostro cammino.

 

Escono condivisioni preziose che ci arricchiscono e parole fondamentali che ci preparano alla conferma del nostro sì: essere testimoni di una fede che incida positivamente nella vita quotidiana, senza tirarci indietro nelle situazioni difficili che possiamo incontrare; l’apertura alle nuove generazioni e alla diversità, anche dove la multiculturalità ci sfida a metterci in gioco come cristiani e come cooperatori; essere una guida e uno strumento cercando allo stesso tempo di rispondere con lo “stile di vita” che caratterizza l’Opera di S. Dorotea, perché i gesti parlano da sé, senza bisogno di tante parole; cercare di crescere nella fede per guardare gli altri con gli occhi di Dio perché più accresce in forza e significato, più può riuscire a contagiare anche altri; inoltre metterci nelle Sue mani con fiducia, senza lasciarci prendere dallo sconforto o dal pessimismo corrente, perché è Lui che opera in noi per riuscire a sostenere con quella Parola che porta speranza.

 

Ognuno di noi vive situazioni diverse, talvolta difficili e faticose, in famiglia, nella parrocchia, nella vita lavorativa e sociale eppure ci sentiamo uniti nel cammino che, grazie alla presenza delle nostre suore, continua e si esprime nel legame di reciproca accoglienza, di dialogo fraterno bello e sincero. Tutti noi siamo presenti in questa giornata,  per condividere la Promessa dentro il dono di un percorso che ci porta a vivere lo stesso Vangelo proprio là dove siamo, con le nostre vocazioni particolari, in maniera diversa, ma autentica. Il Signore ci aiuti a trasmettere ciò che riceviamo nei nostri incontri, ispirando fiducia e seminando amore, senza mai stancarci!

 

Le nostre mele, portate all’altare per la benedizione, decorate con roselline all’uncinetto, diventano simbolo di bontà, cura e bellezza e io penso che forse bastano questi tre elementi perché “ogni fratello e sorella cristiani possano essere risanati, rivitalizzati, reinseriti nella vita in Cristo.”

Daniela Boccalatte

error: Il contenuto è protetto