«Il volontariato è la fatica di uscire per aiutare altri.
Non c’è un volontariato da scrivania e non c’è un volontariato da televisione.
Il volontariato è sempre in uscita, il cuore aperto,
la mano tesa, le gambe pronte per andare.
Uscire per incontrare e uscire per dare»
Papa Francesco
Parlando di missione parliamo di idee, valori, sorrisi, opere buone, servizio e incontro, viaggio. La missione è intorno a noi. Possiamo essere diffusori di questo concetto e modo di vivere nella nostra quotidianità. Ci impegniamo a porgere una mano al prossimo, ad incontrarlo con un sorriso e con l’animo ben predisposto e, con la volontà di non giudicarlo, soccorrerlo come è meglio per lui. Allora Missione è un termine più semplice da concretizzare, se lo dipingiamo così, come realizzabile anche nel nostro mondo vicino, nelle nostre città e realtà di vita.
Inizia così il racconto di Giulia Désirée, giovane studentessa che durante l’anno vive nel Convitto S. Chiara a Brescia. Quest’anno ha partecipato al percorso “Giovani in missione” della diocesi lombarda e, per una settimana, è stata a Roma a prestare servizio alla mensa della Caritas.
Abbiamo incontrato, aiutato, accolto; abbiamo fornito indicazioni di primo soccorso, abbiamo servito dei buoni pasti caldi a chi ha poco altro che se stesso per vivere. Abbiamo vissuto in un costante incontro con l’altro: abbiamo conosciuto e stretto la mano agli ospiti della mensa e dell’ostello, collaborato con gli operatori dei servizi, con altri volontari; tanti incontri significativi ci hanno accompagnato nel cammino. Tante vite incrociate e tanti volti accarezzati con occhi d’amore e sorrisi sinceri.
Giulia Désirée ha aperto il cuore e ha teso le sue mani per accogliere tanti volti bisognosi di ascolto o di un semplice sorriso. Questa esperienza ha lasciato in lei il gusto di essere testimone di un agire comune volto all’incontro e all’aiuto del prossimo.
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L’esperienza di Giulia Désirée