“In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda”
(Lc 1,39)
Anche noi giovani della Diocesi di Bukavu, in questi giorni, stiamo facendo la stessa esperienza di Maria raccontata dall’evangelista Luca in comunione con i tanti giovani che si stanno ritrovando a Lisbona per la GmG.
Dopo tre ore di cammino eccoci nella parrocchia di Murhesa, dove incontriamo più di 10 mila compagni di viaggio arrivati, come noi, per vivere 4 giorni insieme. Murhesa ci accoglie a braccia aperte. Tante famiglie aprono le porte delle loro case per ospitarci.
Viviamo una nuova esperienza e una nuova vita sembra venirci incontro. Il clima familiare ci aiuta a non sentirci “estranei” ma favorisce il nostro ritrovarci insieme per vivere questo tempo che la nostra Chiesa locale ha pensato per noi.
Come Maria va incontro ad Elisabetta, anche noi, entriamo in questa “periferia” e lasciamo che la vita ci incontri. In questi giorni avremo modo di rimanere insieme e di riconoscere la bellezza che abita in ciascuno. Dialogheremo anche su come crescere nell’amore di Cristo al servizio dei fratelli e su come essere persone responsabili del proprio futuro e di quello di chi viene dopo di noi.
La strada è lunga, ma questo non ci scoraggia. Abbiamo iniziato un cammino che ci porterà a tirar fuori la parte migliore di noi.
Suor Jeanne e i giovani della parrocchia di Mbobero