A distanza di 40 giorni dall’incarnazione del Verbo di Dio, la Chiesa ci invita a contemplare la presentazione di Gesù al tempio per fare memoria che «la luce vera» (Gv 1,9) non ha bisogno soltanto di essere accolta ma persino restituita (cfr fra Roberto Pasolini).
A Betlemme Maria e Giuseppe hanno fatto spazio al Signore Gesù nelle loro vite, ora, al tempio, lo offrono come dono sacro al Signore. Gesù viene poi affidato alle braccia di Simeone e alle parole di Anna. E’ la festa dell’incontro tra il vecchio e il nuovo, tra l’attesa e la fedeltà, tra la saggezza e la speranza.
In questa festa, facciamo memoria anche del dono della Vita consacrata. Un segno, una profezia per il mondo di oggi; donne e uomini che scelgono di seguire Cristo in modo casto, povero e obbediente, rendono presente già qui il Regno di Dio: braccia aperte per accogliere il Signore, cuore disponibile per offrire a Lui la parte migliore, mentre fedeli, innalzano al Padre lode e ringraziamenti.
Chiediamo la grazia di ritornare alle nostre origini, a Cristo, al suo si al Padre per essere portatori di luce per le donne e gli uomini del nostro tempo.
Buona festa!