Quella sera c’ero anch’io nell’ora dell’incenso. Eravamo riuniti come popolo a innalzare la nostra lode verso il cielo, al nostro Dio. Vi partecipavo ogni mattina e ogni sera, ma quella volta nonostante l’ordinarietà del momento, qualcosa di particolare stava per accadere.
Per sorte toccò a Zaccaria, della classe di Abia marito di Elisabetta, entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Un’occasione rara e unica per la sua vita.
Zaccaria, dopo aver oltrepassato il velo del tempio, mise due manciate di incenso aromatico… e la nube che ne uscì copriva il propiziatorio (Lv 16, 12-13). Il profumo d’incenso saliva, il nostro sacrificio gradito a Dio si diffondeva e dal nostro cuore uscivano le parole più belle al nostro liberatore.
Nel tempio accadde qualcosa di straordinario. Il grido di Zaccaria era arrivato al cuore di Dio e Dio, attraverso l’angelo, gli annunciò: «Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni. Tu ne avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. Perché sarà grande davanti al Signore. Non berrà né vino né bevande alcoliche, e sarà pieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre; convertirà molti dei figli d’Israele al Signore, loro Dio; andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per volgere i cuori dei padri ai figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto».
Mentre noi eravamo in attesa meravigliati per l’indugiare di Zaccaria, egli uscì e lo trovammo ammutolito! Era rimasto senza parole come spesso capitava anche a me di fronte a ciò che era inaudito, inaspettato… Anche nel mio cuore qualcosa si muoveva. Capii che era Dio ad agire, superando gli ostacoli fisici, la nostra incredulità e tutte le nostre sterilità. Il Dio dei nostri padri stava venendo, si faceva prossimo, desiderava stare con noi nella storia di ogni giorno.
Ciò che il Signore compie è al di là delle nostre logiche umane, ci riempie di sorpresa e di stupore. Anche tu che leggi scopri come Dio viene ad abitare in mezzo a noi e lodalo per la sua vicinanza.
A cura della redazione
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