Ti racconto la mia attesa #4

Era una notte particolarmente stellata, quella notte. Come sempre ero appisolato nell’angolino che mi ero costruito mentre cercavo di vegliare sul mio gregge. Un’atmosfera particolare avvolgeva l’oscurità che era calata da diverse ore.

 

Ad un certo punto, sentii uno scalpitio di passi. Mi destai! Passi leggeri e veloci, delicati e intrepidi si avvicinavano al mio giaciglio. Dal fitto buio che mi circondava, una sagoma esile si delineava davanti ai miei occhi. Era una donna. Era di fretta.

 

Ero incuriosito. Lei passò davanti a me, non si accorse della mia presenza e continuò decisa per la sua strada. Dove andrà così di corsa?, mi chiesi… Decisi di seguirla.

 

Il cielo iniziava a schiarirsi. Dopo due ore, arrivammo in una casa. Ella entrò. Io non potevo farlo ma ero desideroso di sapere. Intuivo che era avvenuto in lei qualcosa che non poteva trattenere per sé. Mi guardai intorno e vedi una finestra. Mi appoggiai lì in ascolto… della vita.

 

Erano due donne, si scambiavano saluti e abbracci. Entrambe ospitavano in grembo la vita. Si guardavano negli occhi e si benedicevano a vicenda. Anche i loro corpi manifestavano gioia. Quelle parole che le due gestanti si scambiarono, fecero sussultare i piccoli custoditi in loro.

 

 

Anch’io mi sono lasciato coinvolgere in questo movimento di esultanza e benedizione, di gratitudine e di esistenza… nuova. E il mio cuore sussultava, batteva forte. Ero stupito! Qualcosa si muoveva con trepidazione in me, come se il bambino in grembo a quella donna sconosciuta, mi avesse coinvolto nella vita che stava tessendo grazie a sua madre. Non capivo bene, ma mi sentivo raggiunto da una particolare gioia.

 

Decisi di tornare a casa e raccontare quello che avevo visto e udito… rimanendo in attesa della vita… di quel mistero che da lì a poco sarebbe diventato carne.

 

suor Jeanne Cinama

 

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Ti racconto la mia attesa #4

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